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Camera senza finestra? Signore sono TUTTE senza finestra, questa è una città sotterranea, 23 2 13 LOCANDA AZAGHAL KARAAG Hashim Laira Maximilian Lenian Rebecca merlinho

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Camera senza finestra? Signore sono TUTTE senza finestra, questa è una città sotterranea





23 2 13 LOCANDA AZAGHAL KARAAG Hashim Laira Maximilian Lenian Rebecca merlinho



14:25Hashim { Interno } E' curioso...[alterna lo sguardo per un attimo tra i due all'interno della taverna] Un tempo avrei intrattenuto voi come mi era stato consigliato: abbattendo il muro del silenzio, magari parlando del tempo. [un sorriso, sbiadito, sul volto dalla carnagione scurognola, palesemente abbronzata, vestiario, schiarito dal Sole e dalla sabbia. Parla con una cadenza palesemente nota alle terre dell'est. Non indugia oltre, muovendosi alla volta del bancone. Ha un volto giovane, dai lineamenti morbidi e dal taglio orientale. Labbra sottili, appena crespe, Una fine barba imbrunisce il volto del ragazzo che dimostra circa una ventina di inverni alle spalle. Occhi verdi, grandi, curiosi.]

14:28Laira { Bancone } [Rallenta un attimo il passo verso il complemento d'arredo quando fa la sua entrata Maximilian. Gli occhi grigi sorvolano rapidamente la cappa che cela il vestiario sottostante ma si appuntano, forse per un istante di troppo, sull'elmo brunito in bella vista. Un fischietto d'ammirazione sfocia dalle labbra piene prima di riportare l'attenzione alla meta e cercare, con tutte le difficoltà del caso vista la diversa misura, di sedersi su uno sgabello. Ad Hashim, un commento rapido e dal sapore divertito.] Non sappiamo manco che tempo fa, in effetti. Solo roccia. Roccia ancora e dannata roccia.

14:32 Maximilian { Soglia } slaccia la fibbia dorata e di conseguenza fa scivolare il mantello dallo spallaccio destro, poggiandolo successivamente sul lungo tavolo adiacente. Rivela la corazza d'acciaio, smaltata di nero, a protezione del robusto addome. Spiccano antiche cesellature su di essa, in ricordo delle gesta passate. A lato del gambale sinistro penzola una spada, sostenuta dalla cinta d' arme, la lama celata dal fodero in pelle corvina. Non fa caso ai due umani nonostante percepisca il loro verbo.

14:37Hashim { Bancone } [Una volta raggiunto il bancone, rallenta il passo, accostandosi con il fianco sinistro al bordo del pianale in legno e poggiando l'avambraccio mancino sul bancone. Osserva attento la figura di Maximilian, lo sguardo, prima curioso, ora si fa attento, sembra studiare minuziosamente l'armamento del Paladino. Inspira con forza, un sospiro che tradisce le sue emozioni, poco tranquillo, in apparenza, teso] Non...sono...ero mai stato in una taverna, prima d'ora. I miei vizzi e i miei peccati, non sono mai stati più lontani di una duna dai deserti di Hammad. [rivela, probabilmente parlando a Laira, un tono di voce astratto, sommesso, Guarda l'elsa dell'arma di Maximilian, mentre parla a Laira, scuotendo il capo, andando a guardarla sono finita la frase]

14:40Laira { Bancone } [Si accomoda in modo da offrire un fianco all'ingresso e uno alla volta delle scale che portano al piano superiore così, mentre punta il gomito sinistro sul lucido ripiano e usa la mandritta per sostenersi il capo, scruta con occhi interessati quanto rivela il gesto di Maximilian. Gli occhi grigi studiano la corazza nera e provata; lo spallaccio e la spada dormiente all'interno del fodero, facendole scaturire un commento a mezza bocca.] Chissà chi li avrà forgiati. Se solo potessi vederli, padre. [Poi, le parole di Hashim la distolgono dalle proprie elucubrazioni e la spingono a dare un'occhiata prolungata al giovane, beneficiato dall'ombra di un sorriso esitante.] Non so manco dove si trovano i deserti di Hammad. Io ho vissuto tra la fucina di mio padre e la mia casa quindi sono anch'io una frequentatrice inesperta di taverne e similari. Mi chiamo Laira, molto lieta. [Si presenta, allungando la mandritta verso il ragazzo.]

14:45Maximilian { Soglia } [ Solleva entrambe le braccia verso la propria testa e fa per sfilare l' elmo cornuto, poggiandolo poi sulla superficie di legno, nei pressi del mantello posato in precedenza. ] Chi gestisce la Locanda? [ rivolge il quesito ai presenti, sollevando il mento quasi con fare altezzoso, arrogante. Nonostante quell'aria tracotante il tono di voce utilizzato risuona neutrale, scevro di sfumature emozionali. La carnagione del viso è scura, come se fosse baciata dal sole, un' eredità donatagli dalle genti di Tymar.I lineamenti sono affilati, orientali, sembrano indurirsi d' un tratto nel cogliere lo sguardo di Laira, alla quale ricambia riversando gli occhi rossi -dal taglio allungato, leggermente a mandorla- in quelli della giovane umana. Poi, mentre attende un responso, si occupa dello scudo posto dietro la schiena, lo sgancia utilizzando entrambi gli arti. ]

14:50Hashim { Bancone } [Benché ascolti le parole della donna, si nota, con facilità, che la sua attenzione, di tanto in tanto, sia rapita dalla figura del paladino, Lo guarda, di tanto in tanto, ma, con un senso di inquietudine e timore, cerca di non destar sospetto, tentando di allontanare lo sguardo appena in tempo per non essere sorpreso] Mi chiamo Hashim Fa'Ez. Primo Falconiere di Màhanir. [osserva la mano della donna, per qualche attimo in un inspiegabile imbarazzo, poi la allunga, lentamente, in due o più riprese, stringendola. E' caldo, sembra intrappolare in se il calore dei venti aridi dei deserti di Hammad, ha dita fini e affusolate, delicate, stringe con poco vigore, non molto convinto] Dalle mie parti, per una donna, e' anche solo peccato mostrare il proprio volto. [scuote il capo, leggero, in un sorriso che muta in uno sbuffo]...tradizioni.

14:51 Hashim { Bancone } lascia a Laira, l'onere di rispondere a Maximilian, apparendo decisamente intimorito, da rivolgersi al paladino.

14:53Laira { Bancone } [Non può cogliere l'occhiata dura e di rimando di Maximilian, avendo dirottato l'attenzione su Hashim ma ne sente chiaramente la domanda. Di getto, senza peraltro ancora voltarsi verso il destinatario, si trova a rispondere.] Io ho sempre visto una donna che si fa chiamare Ruby, credo sia lei. [Quando il giovane con il turbante le stringe mollemente la mano, non riesce a trattenere una smorfietta scontenta che le piega le labbra ed è provando a nasconderla subito dietro un'ulteriore aggiunta, continua.] Rispetto le altrui tradizioni, Hashim finché queste non ledono con la mia libertà personale. Dalle vostre parti gli uomini vanno in giro con quegli strani cappelli? [Incalza, ritirando la mandritta porta e leggermente scaldata dal tepore della mano maschile.]

14:58Maximilian { Tavolo } [ Riporta le braccia dinanzi a sé, poggiando lo scudo di forgia nanica insieme al resto degli oggetti. E' del medesimo colore dell'armatura: nero come la pece. Spicca la pietra rossa al centro, un raro rubino che splende con un gioco di luce causato probabilmente dalle fiaccole all'interno del loco. ] Ruby. [ sussurra con freddezza il nome. Memorizzandolo. Poi finalmente si siede, lentamente, cerca di adattarsi alla panca a misura nanica. Fatica a trovare una comoda posizione visto che la spada sbatte contro il pavimento. Digrigna i denti, nervoso, riuscendo infine ad accomodarsi. Sospira profondamente e socchiude per un attimo le palpebre, dopo giorni di fatica sembra raggiunge il relax tanto bramato. ]

15:02Hashim { Bancone } [ascolta le parole della donna, alza le spalle, leggero] In realtà e' una credenza che ha più anni dell'origine degli elfi. Secondo Hammad, primo profeta della Dea, Heuramine, dea del vizio, abbindolò gli uomini dei deserti, semplicemente offrendo il proprio corpo, la propria bellezza, Da quel giorno, fu deciso che se un uomo doveva scegliere una donna, Egli doveva farlo soltanto, per tutto ciò che non riguarda l'aspetto esteriore. [Inspira con forza, accenna un lieve risata alle parole della donna] In effetti qui, appare più inopportuno che mai, questo "cappello" ci protegge dal sole caldo. [spiega brevemente] Siete Figlia di un fabbro?

15:06Laira { Bancone } [Il bagliore del rubino incastonato nello scudo di Maximilian l'attrae per un istante e quando vede il Paladino socchiude gli occhi, si attarda a guardare con più attenzione la nera protezione metallica sistemata sul tavolo. La spiegazione di Hashim la porta ad un paio di annuizioni convinte con il capo biondo ed è risistemando una delle lunghe ciocche ribelli dietro l'orecchio che va a rispondere al ragazzo con il turbante.] E funziona?Davvero le vostre donne vengono scelte per le loro qualità interiori?E non volevo offendervi per quello ma sì..sembrate un po strano con quella stoffa arrotolata. Ma è fissa o dovete rifarla ogni volta che ve la togliete?[Chiede, sinceramente incuriosita ed esitando a dare l'ultima risposta.] Sì, lo sono. O forse è meglio dire che lo ero, visto che non so che fine abbiano fatto mio padre e i miei fratelli.

15:07 Maximilian { Tavolo } annoda le braccia al petto mantenendo sembra gli occhi socchiusi. Nonostante quel momento di riposo è vigile ed ascolta, in silenzio, il discorso dei due umani.

15:13Hashim { Bancone } Funziona? [abbassa appena lo sguardo, pensieroso, gli occhi calano sul pavimento in pietra della taverna, per un attimo lucidi, lascia scorrere le parole, che risuonano echi lontani, vaghi, si ridesta, guardandola, benché gli occhi sembrino vagare oltre, viaggiare, oltre sentieri terreni. Tralascia una reale risposta, limitandosi a sorridere, piatto] Non, è fissa. [mostra, togliendo le bende dal capo, che si afflosciano nelle mani di Hashim. Ha capelli corti, castani, Scompigliati quasi a rendergli un aria buffa, disordinata] Dopo molta pratica, si impara a farlo rapidamente. Un po come voi, immagino, avete fatto alla forgia. Siete Brava? [domanda, alzando il mento con fare interrogativo. Osserva Maximilian] Ho saputo che Alcuni Nani cercano nomi di Avventurieri per presentarsi al Rè. Voi lo Farete....Guerriero? [domanda, timoroso, sopratutto sul finale della frase]

15:17Laira { Bancone } [Si sporge un po in avanti per guardare il turbante afflosciato nelle mani di Hashim e di nuovo i lunghi capelli biondi le sfilano innanzi al volto. Lasciando che il giovane porga la domanda all'altro avventore, accomodato più distante, si perde in un esame attento dell'insieme di stoffa mostrata dal giovane. Gli occhi grigi si mantengono quindi volutamente bassi, dopo aver incontrato per un attimo quelli lucidi dell'altro.] Accidenti, ho idea che serve un bel po di pratica. Sembrava ci fosse meno tessuto, da montato. [Aggiunge, tralasciando di rispondere alla domanda personale ricevuta e approfittandone invece, in attesa della risposta di Maximilian al ragazzo, per adocchiare di nuovo lo scudo e il rubino baluginante.] So che ci ci ospita ha una passione per le pietre preziose. [Sussurra, per lo più per Hashim, accanto.]

15:24Maximilian { Tavolo } [ Anche se chiamato in causa non apre le palpebre, le mantiene sempre socchiuse. ] I nomi non hanno alcun valore. [ replica, schiudendo a malapena le scarne labbra, provvede poi ad inumidirle con la punta della lingua. ] Se necessario lo farò. Tuttavia non è di mia competenza incontrare il Re del mondo sotterraneo. [ gli occhi rossi ora tornano al mondo, vacui e implacabili, si abbattono come un' onda di sangue sui due umani, travolgendoli. Sembrano animati da qualcosa di innaturale. L' espressione che palesa è una sacrale serietà, immutabile, non ha mostrato alcuna emozione fino ad ora. Ha visibilmente l'aria di uno poco propenso al dialogo. ]

15:29Hashim { Bancone } Forse non secondo le vostre Tradizioni, Guerriero. Il mio nome, come tutti quelli della mia gente, vengono scelti per capacità, per storia, per origine. Basta un nome, nel deserto, per capire, chi sei...[scuote il capo, per qualche attimo, tradisce la sua inquietudine con un senso di rigore, rispetto delle proprie origini. Quindi Alla volta di Laira] Chi ha occhi per ciò che luccica, spesso viene accecato...Laira. Niente ha più valore dei propri valori, indipendentemente da quanto il Soldo, possa valere, comprare, avere Causa. [con ancora la fascia tra le mani, si discosta dal bancone]...Devo recarmi alla guardia nanica come suggerito. Immagino avremo modo di re-incontrarci. [dice, guardando Laira, per qualche istante, sembra intenzionato a muovere il braccio destro per poter ricambiare la stretta di mano, poi forse timoroso, interdetto, si limita a sorridere, muovendosi alla volta dell'uscio] Salute.

15:31Laira { Bancone } [Stavolta incrocia lo sguardo di Maximilian è la prima reazione è evidente: si fa scompostamente indietro sullo sgabello occupato e solo la presa della mancina, tentata più per istinto che per altro, contro il ligneo bordo, dovrebbe salvarla da una ben magra figura. Si avvede così troppo tardi del gesto abbozzato da Hashim ed è mentre questo fa per andarsene che gli risponde: veloce ma educata.] A me le cose luccicanti non interessano. E manco chi le sfoggia ad oltranza. Spero a presto, Hashim. [Saluta, riportando però poi uno sguardo diffidente al Paladino e poi, con chiaro disappunto, alla stanza semi vuota.]

15:32 Lenian { Locanda - Ingresso } La porta si apre. Un figuro incappucciato, più alto di quanto non gli sia concesso dalle contenute misure dell'edificio, fa il suo ingresso. Veste una tunica nera che ne cela totalmente le fattezze, non fosse per qualche ciuffo del lungo crine albino che fuoriesce dalla cappa a causa della curvatura della schiena impostagli dal luogo. Chiude la porta alle sue spalle, sostando per qualche istante in silenzio sulla soglia...

15:35Maximilian { Tavolo } Punti di vista. [ l' unica replica dettata con una tonalità di sprezzo, chiaramente percepibile. Rimarrà la seduto, a riposare le gambe e ad attendere colei che gestisce la Locanda, disinteressandosi di tutti gli altri. ]

15:37Laira { Bancone } [Sbuffa, infastidita dal tono usato da Maximilian per rispondere al dipartente Hashim e fa, a sua volta, per alzarsi. Il movimento viene però rallentato dal palesarsi di un'altra sagoma sulla soglia, schermata in tutto e per tutto nei lineamenti dall'abbigliamento indossato. Correndoci velocemente con gli occhi grigi, poi subito riportati ai propri stivali, si limita ad un saluto generico che ha il sapore del commiato.] Meglio che continuo la mia ricerca allora. Buon meriggio a chi viene e a chi resta.

15:44Lenian { Locanda - Ingresso } {Lo sguardo dell'essere spazia su tutta la sala. Lunghi tavoli bruni ed una fila numerosa di panche, un soffitto ricco di intarsi, il fuoco dei camini ai lati della sala. Un ambiente accogliente, diverso da quanto era abituato a vedere. La presenza di esseri viventi ne distoglie l'attenzione. Sono tre umani, due uomini ed una donna. Il Druido sembra riconoscere uno dei tre, tuttavia rimane in silenzio, inoltrandosi per la sala. Si dirige verso l'ampio bancone, intarsiato con scene di guerra e figure mitologiche della cultura nanica} V'è la presenza d'un oste? {Le parole vengon rivolte a tutti e nessuno. La voce che previene da sotto la cappa è cavernosa, seppur la tessitura suoni fine e leggera}

15:46Laira { Bancone } [E' in piedi accanto al complemento d'arredo ma non ha ancora accennato ad andarsene. La domanda del figuro incappucciato le strappa prima un sospiro affranto e poi una risposta dal timbro stanco.] Attualmente no. Credo che la Locandiera sia affaccendata in cucina a preparare i pasti della sera. [Chiude, osservando guardinga le movenze dell'altro.]

15:50Lenian { Locanda - Ingresso } {Raggiunto il bancone, l'essere rivolge un gesto d'assenso con il capo alla sconosciuta} Vi ringrazio, attenderò dunque... {Le mani vengon conserte all'altezza del basso ventre, com'è consuetudine per gli uomini dediti al culto. La postura è perfettamente eretta e composta. Senz'altro aggiungere momentaneamente si sposta verso uno dei tanti tavoli liberi, accomodandosi in una panca}

15:52Laira { Bancone } [Osserva un po stranita l'accortezza con la quale lo sconosciuto esegue ogni movimento e scrollando capo biondo e spalle, si limita a rispondere: noncurante.] Spero che non abbiate fretta, allora. Non so quanto ci impiegherà a farsi vedere. Ad ogni modo, buon proseguimento d'attesa. [Chiude, facendo per girare i tacchi e provando quindi a fronteggiare la scalinata che, più in là, porta al piano di sopra.]

15:57Lenian { Locanda - Tavolo } {La figura del druido è di profilo rispetto alla visuale donna. Non accenna a voltarsi nel risponderle, come incurante della sua persona} Ho tempo a sufficienza... {Ne ode solo il rumore dei passi, ora è alle sue spalle}

15:59 Laira { Scale 1° Piano } non ribatte all'incappucciato ma si produce in uno schiocco secco di labbra che accompagna il passo rivolto alla salita di gradini. Silenziosa, con un completo di taglio maschile completamente nero e la lunga chioma bionda lasciata indolentemente sciolta sulle spalle, avanza fino al piano superiore e s'inoltra - ingobbendosi un po - nel basso corridoio antistante.

16:09 Lenian { Locanda - Tavolo } Il contatto dei calzari con gli scalini, nonostante il passo leggiadro della donna, produce un suono via via più tenue che giunge all'udito del Druido. Inclina leggermente il capo verso destra, mantenendo la seduta composta. Dalla bisacca legata alla cinghia estrae una pergamena di modeste dimensioni, circa 10 centimetri di larghezza, una penna d'oca logorata ed una piccola boccetta rossa. Chino sul tavolo si avvicenda a scrivere sul foglio...

16:12 Rebecca { Scale } Discende dal piano superiore con passo lento, il volto è molto pallido e gli occhi cerchiati. I capelli corti pettinati e fermati da una farfalla colorata che sembra modellata in oro. Un abito color amaranto molto semplice chiuso dietro e al ginocchio, ed un grembiule color giallo paglierino. Si ferma all'ultimo scalino dando un'occhiata vaga al salone controllando la presenza di ospiti.


16:16 Lenian { Locanda - Tavolo } Il capo dell'essere è ancora chino sul tavolo, sebbene il resto del corvo si mostri perfettamente perpendicolare al soffitto. Una cappa ne cela parzialmente il volto, solo alcuni ciuffi del lungo crine biancastro penzolano verso la superficie di legno. La mano si muove creando forme armoniose sulla carta. Non sembra essersi accorto dell'altra.

16:25Rebecca { Pressi bancone } Buonasera Signore <il tono è cordiale la voce ancora acerba , osserva curiosa lo sconosciuto > certo che fra i rifugiati ce ne è di gente strana <un sussurro e un paio di passi per portarsi accanto a Lenian> benvenuto ...<solo aggiunge>

16:34Lenian { Locanda - Tavolo } {La mano interrompe ogni movimento. Il capo ritrova la consueta posizione, spostandosi in direzione della sconosciuta. Un timido cenno prima di rivolgerle parole} Siete l'oste di questa locanda? {E' ancora seduto al tavolo}

16:37Rebecca { Pressi bancone } <annuisce> fino al ritorno di Beregar e Dania si, <lo osserva ancora> volete mangiare signore? Oppure vi serve un posto per dormire?

16:44Lenian { Locanda - Tavolo } {Lo sguardo dell'uomo indaga sulle forme della donna che ha di fronte. Un volto giovane. Le rughe d'espressione ne delineano un passato vissuto tuttavia} Pensavo che il popolo dei nani non accettasse gli umani per simili incarichi... {Il Druido ripone la piuma ed il flacone nella bisacca, arrotolando la pergamena. Si alza dal tavolo, ponendosi di fronte alla donna} Desidero una stanza per la notte, vi ringrazio {china nuovamente il capo, il gesto è più ampio del precedente}

16:46Rebecca { Pressi bancone } <arriccia il naso> io sono cresciuta fra i nani signore, e per i locandieri sono come una figlia, visto che sono con loro da quando avevo undici anni.<annuisce poi alla di lui richiesta> sono una moneta d'oro a notte, anticipate ...<aggiunge> volete anche pagarvi il pasto?

16:51Lenian { Locanda - Tavolo } {Senz'altro aggiungere la mano affusolata scompare nuovamente sullo la tunica per qualche istante. Quando la estrae, il luccichio dorato della moneta che trattiene fra il pollice e l'indice lascia intendere la sua posizione} mi è sufficiente la stanza. Ho da chiedervi un favore giovane umana... {E l'altra mano, che stringe la pergamena da poco incisa, le si avvicina abbandonando la presa}

16:53Rebecca { Pressi bancone } <lo guarda facendo spallucce> devo apporre il vostro nome sui registri della locanda, come vi chiamate? <alla richiesta di Lenian si limita ad annuire e laconica> se posso...

16:55 merlinho { Primo piano Locanda } Finisce con calma di legger il tomo, alza gli occhi al soffitto fissando un punto indefinito oltre la stanza sorridendo, come avesse scoperto il tesoro dei tesori sospira ponendo il tutto nella sacca che nasconde sotto il letto, s'alza stiracchiandosi avanzando verso la porta..

16:57Lenian { Locanda - Tavolo } Comprendo. Le mie genti mi chiamano Lenian il Druido {omette volutamente il resto dell'appellativo}. Attendo risposta dalle guardie imperiali in merito ad una mia richiesta di colloquio con il sovrano regnante. Vi sarei grata se al loro arrivo poteste avvisarmi. E consegnare loro questa pergamena in caso di una mia fortuita assenza.

17:03Rebecca { Pressi bancone } <si porta verso di lui annuendogli> dubito che il Re vi inviti ad una riunione, di solito concede udienze pubbliche<ed aggiunge> dalle Teche ho letto che ne sta preparando un'altra cui un rappresentante per popolo o fazione dei rifugiati sarà invitato...comunque se dovesse verificarsi tale evento e voi foste fuori della locanda, consegnerò loro il vostro scritto <allunga la mancine, il braccio esile, la mano con il palmo rivolto verso l'alto , ad occhio nudo si possono notare diverse screpolature e qualche callo>

17:04 merlinho { Primo piano Locanda } Una camicia violacea invernale, spessa, impregnata con mille pieghettature, calzoni scuri infilati in stivali logori, chioma ben pettinata però che ostenta sparsa sulle spalle, esce chiudendo la porta avviandosi alle scale.. allegro, fischietta timidamente, passi svelti accompagnando il ritmo della nenia zufolata..

17:06Lenian { Locanda - Tavolo } Vi ringrazio... {Non commenta le parole della donna, si limita ad abbandonare la pergamena fra le sua mani. Da quella distanza s'intravedono i lineamenti eterei dell'essere ed i segni arcani che ne demarcano il volto}. Se non vi reco offesa, gradirei riposare.

17:14Rebecca { Pressi bancone } <stringe la pergamena nella mano ed afferra con le dita la moneta d'oro> in fondo a questa scala <indica la scala alle sue spalle> la terza stanza alla vostra sinistra. Mi raccomando la terza a sinistra che le altre due sono già occupate <aggiunge sottovoce> un vantaggio almeno c'è ho affittato quasi tutte le stanze...<soddisfatta, ma poi un lampo passa nello sguardo che perde di vitalità e il tono s'intristisce> se non avete bisogno di altro<si volge nuovamente udendo la canzone di merlinho per tornare al druido> Lenian ..il Druido...è un lignaggio? <ignara del significato della parola>

17:16 merlinho { Locanda scale } Scende ascoltando gli scricchiolii delle assi ad ogni gradino, distogliendo l'interesse appena percepisce il profumo dolce ed accogliente della locanda, a fine scale si porta al bancone appoggiandosi silenziosamente senza disturbare i presenti, giocherella con il sacchetto rigonfio allacciato alla cinta, innocentemente osserva distratto i presenti ..colpito dai ciuffi albini del Druido, perdendosi subito dietro al gesto naturale dell'ostessa..

17:20Lenian { Locanda - Tavolo } {Raccoglie le mani all'altezza del ventre} Discendo da un'antica stirpe di Druidi Shamani di superficie, se è questo che chiedete. Vogliate scusarmi adesso... {China il capo un'ultima volta, prima di dirigersi verso la rampa di scale, incurante degli altri presenti}

17:23Rebecca { Pressi bancone } <indietreggia di un paio di passi consentendo a Lenian di passare, si accorge ora di merlinho, gli fa un cenno di saluto mentre ripete sottovoce> druidi shamani <facendo spallucce> lo chiederò all'elfo scuro <fra sé e sé annuendo per portarsi dietro il bancone e controllare le bottiglie e i bicchieri preparati>

17:24merlinho { Locanda bancone } Buon giorno, anche se in ritardo visto l'ora, <inclina il viso di lato nel salutar i presenti> ..<resta con l'attenzione alla donna senza curarsi d'altro, dividendo un pensiero spontaneo> Forse è solo per esser tranquillo che son salito in una stanza.. visto che non ho chiuso occhio, troppo silenzio, mancano i trilli, i cinguettii e tutto il contorno..non mi ci abituerò mai..voi come avete fatto a..

17:26 Lenian { Locanda - Tavolo } Il Druido scompare nell'ascendere al piano superiore...

17:29Rebecca { Pressi bancone } <gli sorride> li ascolto quando il tempo è buono, nella bella stagione, ora siamo in tempo freddo ed anche se usciste fuori non credo ne trovereste poi molti <strofina il piano del bancone con lo sguardo assorto> dove vi siete accomodato signore? <aggiungendo senza guardarlo> non ricordavo aveste preso una camera anche...

17:34merlinho { Locanda bancone } Rosicchiare, si .. <osservando i due camini confrontandoli a vista come mancasse qualcosa> avevo come l'impressione che stanotte qualcuno o qualcosa rosicchiasse la ..terra, ma deve esser scaturito dalla mia <semiserio> stanchezza senz'altro.. <rispondendo infine portando l'attenzione tutta a ella> Vero, devo scusarmi ma ieri sera non mi avete risposto e eravate cosi spersa che..non pensavo ci fosse nulla di male e cosi .. ma vi pago quel che è sono un elfo .. <vagamente alzando la mancina sventolandola verso l'alto, finendo con aria innocente> la camera senza finestra..

17:40Rebecca { Pressi bancone } <inarca il sopracciglio> la camera senza finestra? <scuote il capo> Signore sono TUTTE senza finestra, questa è una città sotterranea, se volete una finestra posso vedere di dipingervene una, ma vi costerà caro< aggiungendo> la posizione della stanza che avete occupato, se sul lato sinistro o destro signore... il vostro nome e quanti giorni volete trattenervi, una moneta d'oro pagamento anticipato.<snocciola tutto in fretta volgendosi all'elfo solo alla fine e sorridendogli> e giusto perchè mi siete simpatico eh..

17:43merlinho { Locanda bancone } Immagino le feste dei nani in questo locale.. <ancora attratto dai due camini con lo sguardo> un cinghiale in uno e un maialetto nell'altro.. fiumi di vino e birra.. <fermandosi per ascoltarla> HO..si, si vediamo <infila la mano nella tasca dei pantaloni cavandone tre monete, le osserva, guarda attentamente il luccichio per allungarle verso ella lentamente> non so ma mi date come l'impressione che passate troppo tempo qua sotto..come se vi mancasse qualcosa che vi..vi..

17:48Rebecca { Pressi bancone } <taglia corto, il discorso dell'elfo la rimette di cattivo umore è palese>ultima stanza in fondo al corridoio sul lato destro, e vedete di non sbagliare è l'ultima! <porge il palmo della mano verso l'orecchie a punta> tre giorni pagate con quelle, e i pasti ve li metto nel prezzo in attesa che troviate un lavoro. <indica i camini> potreste suonare la sera ogni tanto , ormai la locanda è sempre piena<lo guarda nuovamente> come vi chiamate?

17:50merlinho { bancone } Ma son fatti vostri..<sorride improvvisamente esclamando allegro> dipingermi una finestra..però.. darebbe un tocco di .. anche se al lume di candela.. <cercando di ricordare > sinistra o destra? Non so ho preso il primo corridoio e poi al secondo, dopo la porta strana, ho preso a scansare una specie di armadio per passare oltre la seconda porta e mi sono trovato in quella stanza senza finestre, ma ho fatto un segnetto sul legno della stessa cosi mi ricordo dov'è <ergendosi, tutto allegro nel cambiar postura tutto soddisfatto>erano tutte uguali..<come a svegliarsi d'un tratto da un sogno resta muto guardandola>.. <deglutisce biascicando appena>.. su..suonare?

17:56Rebecca { Pressi bancone } <sbuffa> ohh lasciate andare, sembrate meno elfo voi di quanto io sembri una kazhaad! <ricordatevi, portate la vostra roba nell'ultima stanza a destra, appena terminate le scale, in fondo al corridoio, ve lo dico nel vostro interesse, non voglio grane qui in locanda. < e di nuovo> se non mi dite come vi chiamate però....

17:57merlinho { bancone } Io non so suonare.. <annuisce al patto appena vede sparire le monete> “ultima stanza in fondo al corridoio sul lato destro” <ripete cercando di memorizzare> volete scherzare adesso..haha siete schietta, almeno cosi vi vedo, e indecifrabile allo stesso tempo, quando credo di avervi colto mi ..sfuggite cogliendomi impreparato.. avete un'ottima personalità complimenti, <riallacciandosi alla sua ultima domanda>mi spiace, ma non mi chiamo mai, non ne ho motivo, son sempre gli altri che mi cercan.. ma se volte chiamarmi come gli altri vi basta ..basta.. <perdendosi di nuovamente col camino più vicino ad osservarlo>.

18:02Rebecca { Pressi bancone } <lo guarda> vado a cucinare...almeno guardatemi un poco la sala ,se restate e arriva qualcuno avvisatemi! <e lesta si avvia oltre la porta che conduce alle cucine>

18:04merlinho { bancone } merlinho.. <sussurra piano nel mentre sfugge verso la cucina, svelando il proprio nome> solo non gridatelo in giro, sono timido..<staccandosi all'istante riprendendo con una voce più alta> la prima cosa che farò è spostare tutto il mio avere, contateci entrasse anche un drago ..<si guarda attorno, preoccupato verso la porta d'entrata> sa..sarete la prima a..a.. ci sono io adesso..

18:06 Rebecca { Cucine } fa capolino ed osserva l'elfo sorridendo appena, poi scuote il capo e tornando ad occuparsi della cena.

18:12merlinho { bancone } <avvicinandosi con passi felpati verso il camino osserva i punti in ombra della taverna con sguardo preoccupato, guizzando con l'occhi ad ogni movimento d'ombre.. inspira ed espira più lentamente sinché non siede accanto al fuoco, spalle allo stesso abbracciando l'intera locanda con un unico sguardo.. rasserenandosi di li a poco all'udir lo spentolio provenire dalla cucina, sorride ripassando la collocazione della nuova stanza, con la mente e con l'aiuto delle mani che tracciano il percorso nell'aria fino a salire in un punto invisibile, mormorando perplesso> qui, o, o a sinistra, no aveva detto la penultima a destra..sinistra forse, forse sinistra, ma che differenza fa.. mah..io busso prima di ..entrare..

18:15 merlinho { camino } Aspetterà l'ora di cena in silenzio godendosi il tepore del camino percorrendo con l'occhi della fantasia corridoi e stanze..



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