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Voragine!, 2021 2 9 Fengard piazzale di Ghileas, Steel, Rephexia, SiannaLeFair, Alphonso, Corinna, Demios, Urwen.

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view post Posted on 27/11/2021, 17:42     +1   -1

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Voragine!


2021 2 9 Fengard piazzale di Ghileas


Steel, Rephexia, SiannaLeFair, Alphonso, Corinna, Demios, Urwen.



Nel centro del Piazzale delle Impiccagioni, tra il pozzo ed il luogo ove una volta si ergeva la famosa forca di Ghileas, ormai ridotta a poco più di qualche asse disconnesso e spezzato, si trova una enorme fenditura nel terreno. Le dimensioni della voragine sfiorano i venti metri di lunghezza ed i tre metri di ampiezza nel punto più centrale di quest'ultima, mentre non si ha alcun riscontro sulla sua profondità, dato che l'occhio umano non riesce a scorgerne il fondo.




21:13 Steel [Porticato] [ sta appoggiato di spalle a una delle colonne, rivolto verso la piazza con lo sguardo e l'occhio destro. Veste un'armatura e porta spada e scudo addosso, anche se non imbracciati. Inspira rumorosamente, muovendo solo l'occhio perchè guardi la donna, Rephexia, di sottecchi. ] ... continuo a ribadire che avermi convinto a scrivere un messaggio per le teche sia stato inutile. E in ogni caso continuo a ribadire che non avrei dovuto farlo io. [ segno che se la mano è sua, l'idea è stata piuttosto perpetrata dalla donna. Il mantello che ha addosso ha sempre il giglio sulla schiena. Un giglio comune: rosso in campo bianco. Più un segno per la gente di Ghileas, che altro. ]

21:18 Rephexia [Porticato] A differenza dell'altro che sosta di fianco a lei, imbraccia lo scudo e porta il mazzafrusto chiuso, agganciato alla cintola. Questo s'intravede al di sopra delle nere vesti ed al di sotto di un manto regale, cremisi, di nobile fattura. " Continuo a ribadire che le genti vadano radunate per comprendere al meglio quanti sono coloro ad essersi ritrovati in questa situazione di m... " si blocca, fissando ora l'occhio verde di Steel, per poi andare con l'attenzione sul piazzale.

21:21 SiannaLeFair [Porticato] Scruta il cielo scuro, ricoperto di nuvole che sembrano preannunciare tempesta nella notte. La cappa calata sulla corvina chioma, la treccia che fuoriesce da questa e le ricade lungo la linea del corpo. Il puntale argenteo stretto nella mano inguantata. Segue silente l'imperatrice e quell'uomo che sembra non scostarsi, come la faerica, dalla figlia dell'antico sangue. La banshee ascolta e tace, lascia che il suo sguardo si perda attorno al grande porticato che fa da corolla al piazzale.

21:24 Steel [Porticato] ...Esattamente quello che ci serve. Più gente che non ha idea di cosa fare. [ volta di nuovo l'attenzione alla piazza, con l'armatura di fortuna che risponde nel pettorale alla luce delle fiaccole, che ha acceso poco prima. Segnalare la presenza. ] E altre voci a dire dovremmo questo o dovremmo quello. [ mal sopporta la discussione collettiva. Si sposta comunque dalla colonna, piantandosi sulle gambe e rivolto alla piazza. Parla poi a Sianna, anche se non accenna a voltarsi. ] Ti porti bene gli anni. [ ora le rivolge uno sguardo voltando verso di lei la parte bendata del viso, l'occhio sinistro coperto. Giglio rosso in campo nero. ] Magari un giorno o l'altro mi dirai che unguenti usi. [ poi torna alla piazza, ancora. ]

21:31 Alphonso [Porticato] Vesti sporche, consumate, logore. Rannicchiato sotto uno dei tanti porticati del piazzale, coccolato da un mantello blu, di fattezze anche decenti rispetto al resto del marciume che ricopre il resto del corpo. Il volto è oscurato da una maschera cremisi, in osso, dalla quale spicca una barba folta ed ispida bionda oltre che i lunghi capelli ammassati e disordinati. Sembrerebbe dormire. Dinanzi a lui una piccola ciotolina di legno, con all’interno qualche bronzo di fortuna.

21:32 Rephexia [Porticato] " O più gente che può fornirci qualche indizio in più, magari. " la butta lì, sbuffando aria dalle narici tremule, a malapena. Scorre con lo sguardo sulla figura di Steel prima d'andare verso Sianna " Tessitrice. " sussurra appena, alla volta dell'antica Banshee, negli istanti precedenti al fissare il Ghileasiano con un'occhiata di traverso. " Lyalth. " e opta per non proseguire dato che quello sguardo sembra valere più di mille parole. Per il momento non sembra avvedersi di altri all'infuori del trio, concentrata ora a fissare il cielo coperto da nubi.

21:36 SiannaLeFair [Porticato] <la grazia divina il mio balsamo, la fortuna di nascere in un popolo immortale l'altra mia fortuna> nell'abbassare lo sguardo la fata intercetta le parole dell'uomo e poi nuovamente le labbra si schiudono in direzione di Rephexia. <il bisogno mia signora è quello di raccogliere il maggior numero di forze, qualsiasi esse siano, per trovare una soluzione a tutto questo assordante silenzio. Questa bolla sembra tacitare tutto nella mia mente> un sussurro quasi. Quando la figlia di Necronomic la va appellando gli occhi delle due donne sembrano scambiarsi intenti; la banshee accenna ad un lieve inchino e nel farlo scruta la figura infagottata di uno sconosciuto appoggiato ad una delle colonne del porticato.

21:37 Corinna [Pressi porticato] Si lascia alle spalle il viottolo che porta al piazzale. Già porta gli occhi all’ambiente che si apre vanti a sé. Di tanto in tanto opta per guardarsi attorno mantenendo l’aria tranquilla mentre si sistema il cappuccio del mantello sulle spalle. Seguita svoltando sotto il porticato dopo una breve occhiata al cielo cupo. Al fianco destro solo un borsello in cuoio.

Grossi nuvoloni grigi giocano a rimpiattino, facendo intravedere solo raramente la falce di luna crescente che disegna un sorriso sghembo nella volta celeste, creando così giochi di luce ed ombra sulla città chiusa nella bolla. Anche la voragine che squarcia la Piazza sembra un buco aperto nel nulla, specchio tenebroso del sorriso che si staglia nel cielo, mentre le lanterne che adornano i confini del luogo pubblico non sono sufficienti a scalfirne la profondità, nemmeno per poche decine di centimetri. Tutto è ovattato sotto la bolla ed i soliti rumori notturni che si sentirebbero provenire sia dai boschi circostanti non si odono più, assorbiti dalla cupola traslucida. Unici suoni che spezzano quel silenzio surreale sono i passi di coloro che ancora si aggirano nella Piazza o nei suoi pressi e ognuno di loro si troverà attratto dalla voragine, i più per curiosità, ma i servitori degli dei o della magia proveranno un richiamo sottile, ma proporzionale al loro legame con gli dei o con l’Ars



21:44 Steel [Porticato] ... [ al richiamo che Rephexia usa col suo nome risponde con un silenzio cordiale, che non è luogo e tempo: su questo concorda. Inspira di nuovo l'aria fredda di Ghileas e in qualche modo la cosa lo fa sorridere. ] Ha sempre l'odore di casa, questo posto. [ Pochi momenti, per poi tornare a guadarsi attorno. L'attenzione va a Corinna, che si avvicina al porticato. Un'occhiata a Rephexia prima e Sianna poi. Alphonso, sistemato così, potrebbe essere scambiato per uno che dorme. ] La conoscete? Amica vostra? [ alla donna oltre loro tre come presenze, saranno le fiaccole accese a fare da segnale su dove si siano fermati. ]

21:46 Demios [Pressi Piazza] Sbuca da un vicolo, ritrovandosi di fianco a Corinna. Avvolto da un manto nero, cappuccio sul capo e ombre, cosi fitte tanto da sembrar artefatte gli oscurano il volto. Nella mano sinistra una fiaccola accesa mentre al di sotto del manto, ben coperta, una scarsella e due verghe poste lungo i fianchi di turno. Sussurra qualcosa alla volta della giovane, proseguendo lentamente al suo fianco sinistro.

21:47 Alphonso [Porticato] Nonostante di natura lui sia mistica, il suo legame con il proprio Dio è stato spezzato lune addietro. Impossibile percepire qualunque cosa la di fuori dell’ordinario per lui. Lui che è ancora rannicchiato, in quel mantello. Flebili sospiri, che si confondono con i soffi di vento che accarezzano l’interno dei porticati. Sotto al manto dov’è rannicchiato sembra abbracciare qualcosa. La ciotola li, vuota, di quei pochi bronzi. Non si muove di una virgola alle parole di Steel egli altri che passano li nei suoi pressi. Immobile.

21:52 Rephexia [Porticato] Dal cielo discende sulla terra, lo sguardo cremisi che s'infrange contro le sagome di chi si affaccia alla piazza. Inspira a fondo, andando a fissare dapprima la figura di Alphonso, poi quella di Corinna. " No. " replica secca, in direzione del Ghileasiano, per poi soffermarsi su Sianna. " Siamo d'accordo, anche se non ci servono dormienti o morti stecchiti sotto i portici. " un accenno del mento verso Alphonso, lì immobile. Non tardano gli istanti in cui lei muove passi lenti e cauti, in direzione della voragine. Attirata certo, mentre scruta quel buio nel quale la vista si perde. Ed inspira a fondo per regolarizzare il sollevarsi e lo sgonfiarsi del petto scevro di forme attraenti, come a cercar di incanalare concentrazione.

21:56 SiannaLeFair [Porticato-voragine] <nebbia e freddo, come giorni amari di fiele, come terra senza frutto che muore e non si rigenera> l’argenteo puntale striscia sulla terra battuta mentre la creatura faerica sembra percepire una sorta di attrattiva, qualcosa che certamente la inquieta visibilmente, verso quella voragine. <no> si limita a rispondere alla domanda di Steel quando egli va indirizzandone il di lei sguardo dal cencioso mendicante appoggiato alla colonna, alla figura parzialmente conosciuta di Corinna. <abbiamo bisogno di tutto quanto vi è di utile e vivo in questo luogo e molto vi è> altro non aggiunge, si distacca però momentaneamente dalla mezzo demone e dal Ghileasiano e muove passo al di fuori del porticato, lentamente in direzione del cratere.

22:00 Corinna [Porticato] Rimane in silenzio volgendo l’attenzione verso i pochi suoni che le giungono alle suo udito. I capelli biondi, lunghi oltre le spalle, sono sciolti e coprono le orecchie se non a tradirla sono i tratti ibridi del volto allungati, sottili, giovani. Un brivido la scuote quando lo sguardo ricade in quella voragine dalla quale è uscita prima di incrociare lo sguardo di Steel, e le altre figure con più curiosità, nello stesso momento in cui accoglie di sfuggita il sussurro di Demios. Abbassa lo sguardo al pavimento illuminato dalla torcia ricambiando con un cenno cortese del capo, ma inizia a scostarsi lentamente verso il cratere muovendo passi attenti.

Uno squarcio fra le nuvole rivela un po’ più a lungo la falce di luna e le ombre si fanno più nette, quasi a congelare quel momento quel tanto che basta alle persone presenti per avere una visione un poco più chiara del luogo e dei confini della voragine, che attira, seppur controvoglia, l’attenzione. Nel momento in cui Rephexia si concentra, avverte il brivido più nitidamente, riconoscendolo per quello che è: una quasi impalpabile nota di richiamo, come quella emessa da un diapason, seppur non così sonora, ma che, proprio perché meglio percepita, diventa persino fastidiosa, nonostante che non smetta di attrarla.



22:10 Steel [Porticato] [ l'uomo dimostra di aver passato i trent'anni, con barba e capelli scuri. Un occhio bendato e l'altro verde, a seguire i movimenti di Rephexia e stendere la mano destra verso la sua spalla più vicina, a richiamarne l'attenzione. ] Mh. [ mormora verso di lei, per proseguire con lo sguardo verso Corinna e Demios che si aggiunge. Guarda la voragine senza percepire niente - che è un guerriero. Si china a raccogliere un sasso, che lancia in aria un momento prima di riprenderlo. ] Sono convinto non servirà a niente ma.. escludi le cose basilari, prima. [ e lancia il sasso verso la voragine, il più verso il centro possibile che gli riesca. ]

22:10 Demios [Pressi Piazza] Man mano che si avvicina alla voragine, avverte sempre di piu quel sottile richiamo ad avvicinarsi al solco come il potere che esercita un magnete verso la sua calamita. Si morde il labbro inferiore mentre socchiude per un attimo gli occhi. Inspira ed espira lentamente mentre si guarda intorno cercando di riconoscere i presenti. Gli occhi ambrati si posano subito su Steel, riconoscendolo e infine su SiannaLeFair e Rephexia, di Alphonso s'avvede ma non se ne cura. Verso le due donne non un cenno, tentando di restare in disparte al fianco di Corinna alla quale dona un nuovo sussurro.

22:14 Alphonso [Porticato] Un movimento. Scarica il peso dalla natica destra sulla natica sinistra. Dimostrazione del fatto che sia vivo e vegeto, sebbene prontamente rannicchiato in quel telo bluastro e con il volto nascosto dentro quella maschera d’osso brunito a forma scheletrica, costernata da quella barba crespa biondastra e l’ammasso disordinato di capelli. La schiena, spiaccicata contro la colonna che ospita il riparo fortunato dell’uomo.

22:20 Rephexia [Porticato] [Occhio Magico 1/2] S'avvede della sagoma di Demios solo in un secondo tempo, mentre la concentrazione s'eleva e la fa da padrona. Assottiglia le palpebre, mantenendosi ad una distanza di sicurezza dal bordo della voragine. Sia mai che qualcuno la spingesse di sotto. La mano di Steel sulla sua spalla sono quell'ancora che la fermano dal procedere, attratta, ancor più vicino al cratere. " Avverto un richiamo. E' quasi impalpabile ma fastidioso. " è più rivolta verso Sianna a dire il vero, che a Steel, mentre sul candido viso albino s'estende una smorfia infastidita. Negli attimi successivi il respiro resta cheto, a favorire il richiamo dell'Ars stessa. " Qto Akh Meth. " lo sussurra flebile, come carezza di vento che resta sospesa sulle labbra per pochi secondi. Sfila dalla mano di Steel, spostandosi di lato, come a volersi sottrarre da quella presa per concedersi del tempo. " Sacra è la Madre a cui io rivolgo la mia supplica. " sottile preghiera la sua, mentre cerca di farsi canale limpido per il potere divino. " A te mi rivolgo affinché i tuoi occhi siano i miei occhi. ".

22:26 SiannaLeFair [voragine] La testa bassa che osserva il limitare della voragine, quel silenzio che sembra permearla e facendo leva sul puntale si abbassa intercettando in quell’attimo la figura di Demios; appoggia la mano sul terreno, chiude gli occhi e sembra voler convogliare tutte le proprie energie e la propria concentrazione sulla brulla essenza del terreno. Sente il sasso lanciato da Steel ma non ne segue il percorso. Il sussurro della sua protetta le carezza la mente e ne percepisce l’energia, il richiamo verso i Padri, nel silenzio più totale la banshee affianca alla preghiera di Rephexia la propria, lasciando fluire verso la terra e in direzione dell’imperatrice la propria ars mistica, proteggendo la mente di quest’ultima in quel suo operare <protego> riaprendo i grandi occhi ed osservando ora senza sosta la mezzo demone, nella speranza di essere accolta in quella sua intercessione presso gli Dei. [scudo mentale 1/1]

22:27 Corinna [Pressi Piazza] [In un gesto irrequieto batte le mani sui pantaloni neri, come volersele ripulire di qualcosa] che non sia opera delle anime rimaste nel fondo [scambiando un’occhiata, risponde in maniera banale in un sussurro cercando di renderlo percettibile quanto basta a Demios. Le smorfie del volto ne tradiscono la preoccupazione quando prova a controllare le presenze attorno a lei. Quindi prosegue a rilento. Inspira a fondo ed espira pesantemente ad ogni passo che avanza al fianco di Demios]

22:28 Urwen [Pressi Porticato - Voragine] Silenziosa s’affianca al gruppetto, dalla penombra, l’elfa che indossa pantaloni scuri ed una casacca che le arriva sciolta sino ai fianchi, riparata da un mantello, cappuccio adagiato alle spalle, che lascia ben vedere le orecchie a punta e la bionda chioma, liscia sino a metà schiena a risaltarle la chiara pelle ed il chiaro viso dagl’occhi verdi, stivali in pelle non ha nessun’arma appresso. Chiusa nel suo silenzio si ritrova inanzi alla voragine che osserva con estrema attenzione ed altrettanta curiosità, senza nascondere un filo d’apprensione che cerca di non dar a vedere agl’occhi altrui.

Il sasso lanciato da Steel disegna un arco che termina quasi al centro della voragine, per poi scomparire nella bocca spalancata nel centro della Piazza. Tutte le orecchie sembrano essere tese a cogliere l’eventuale rimbalzo sul fondo, ma quei pochi che si odono sembrano provenire dall’aver urtato le pareti del baratro, rimbalzandovi contro, piuttosto che dall’aver raggiunto il fondo, dando così conferma alla supposizione fatta dal Ghileasiano, ossia che non otterrà certezze, almeno per il momento. In quel silenzio si leva leggera la voce di Rephexia e, quando ad essa si uniscono le preghiere di Sianna, qualcosa muta, anche se per un brevissimo istante: il richiamo s’interrompe, come se il fiato finora emesso da quella bocca scusa venisse trattenuto, suscitando il medesimo senso d’attesa in tutti gli altri



22:37 Steel [Porticato] La prossima mossa è cercare una corda, calarvi un sasso con uno scritto pieno di insulti e vedere se qualcuno risponde. [ dopo il sasso lanciato. Non si aspettava davvero nulla: l'attenzione è comunque su Rephexia, che quando sfila dalla sua mano lui va a cercare di nuovo, ora cercando una stretta. ] No. Non ti avvicini troppo a quella cosa mentre pensi a chissà cosa. [ la presa si fa vagamente più marcata, nel tentativo di bloccarne l'avanzata o lo spostarsi - che sia volontario o no - con un movimento conciliante ma netto. Guarda Sianna per un paio di istanti ma la trova silenziosa e distante, quindi non la disturba. Demios e Corinna a parlare per fatti loro non si aggiungono e lui non si muove, per il momento. Urwen, distratto da Rephexia, non la ha notata per il momento. E dello scambio di natiche di Alphonso nemmeno, a quanto pare. ]

22:40 Demios [ Piazza] No mia cara... [Sussurra, in un refolo vibrante all'indirizzo di Corinna.] ...questa non è opera dei morti.. [Il moto ora si interrompe, seguendo con interesse la traiettoria del sasso lanciato da Steel e trattiene per un attimo il fiato cercando qualche segnale dal fondo.] Cosi non va.. [Scuote il capo, mormorando tra se e se quelle parole, a denti stretti.] Combattente. [Cosi esordisce, dal più profondo dei silenzi in un rantolo cavernoso.] Fossi in voi proverei a calarmi. Siete un guerriero, avete i muscoli e la tempra per poterlo fare.. [Il volto è sempre coperto, sembra che neanche la fiaccola che tiene nella manca faccia luce sui suoi lineamenti.] Io ho una corda e una fiaccola.. [Fa due passi, alzando la manca come a voler mostrare quest'ultima. Sorride, debolmente, favorito dalle ombre.] Uhm.. [Avverte il richiamo dell'ars mistica di Sianna e Rephexia e poco dopo, quel richiamo verso la voragine sembra interrompersi. Storce il naso, scuotendo impercettibilmente il naso.]

22:43 Alphonso [Non è ben chiaro se da sotto la maschera stia osservando il gruppo che si sporge nella voragine. Ancora rannicchiato e abbracciato a qualcosa sotto la mantella. A fargli compagnia il vento gelido ed il vociare del gruppetto li dinanzi.] Buia voragine! [Grida, da sotto il suo mantello, rannicchiato.] Prendili! Trascinali nei maleodoranti e neri tuoi intestini, polverizza le loro ossa! [Parole a caso, di chi forse non è tanto in sé

22:47 Rephexia [Porticato] [Occhio Magico 2/2] Tenta di attingere all'Ars Divina di Vestral, lei a farsi puro veicolo, mentre il potere mistico sfrigola e ribolle di viscido nero lungo le mani ora congiunte in preghiera che permangono vicine al ventre. Resta ferma, immobile sul posto, sotto la stretta della mano di Steel, senza più accennare a muoversi. L'ars propria a unirsi con quella di Sianna della quale percepisce il confluire dell'altrui potere. " Qto R' Vkor. " si estranea dal mondo circostante, nonostante una smorfia breve segnali la comprensione dapprima dell'interruzione del richiamo, poi delle grida di Alphonso. Mantiene tuttavia la concentrazione con quella sottile nenia che prosegue incessante, alternando versi incomprensibili alle parole. " Donami, te ne prego, la possibilità di vedere ciò che v'è Oltre la Soglia... donami la comprensione e la tua Vista. " ed in uno scatto la mano guantata, quella destra, s'eleva in direzione della voragine, le dita spalancate ed il palmo aperto. Il tentativo di scagliare il proprio potere mistico, nella ricerca di vedere grazie all'Occhio Magico.

22:50 SiannaLeFair [voragine] La fata muove il capo in direzione della voragine. Netta è la percepisce una strana sensazione, come un senso di attesa, come se qualcosa facesse venir meno il fiato nei corpi vivi che la circondano per una frazione di secondo. <l’avete percepita anche voi non è vero mia signora?> la mano ancora poggiata sul terreno, gli occhi che captano il tentativo di Steel di fermare l’incedere di Rephexia. Le labbra della faerica s’increspano in una smorfia, si alza ed eretta ora allunga la mano in direzione di questi <lasciatela fare, non è una bambina> sibila a denti stretti e sentendo ancora l’ars permearla interamente e percependo quella dell’imperatrice che continua a richiamare a se le proprie energie in quel tentativo di connettersi con gli Dei. Non sente il blaterare del mendicante, a stento coglie le parole di Demios a pochi passi da loro e ancora non incrocia lo sguardo di Corinna ed Urwen.

22:52 Corinna [Ascolta il rintocco scandito dal sasso scagliato perdendosi nel silenzio. Quindi si blocca.] Ma torniamocene indietro no? Io stavo tanto bene in quell’angolino a farmi i fatti miei. E invece no, andiamo, perchè non andare fare una scampagnata serale nel buco della piazza di Ghileas. [ancora un sussurro, più tra sé, una sequela di lamentele a denti stretti. Sobbalza quando la voce di Alphonso alle sue spalle, inattesa, rompe il silenzio.] .. lo scambieranno per un volontario.. [mormora voltandosi verso di lui. Scrolla il capo portando la mano destra alla scarsella accertandosi della sua presenza in un gesto istintivo accorgendosi dell’elfa poco dopo. Una breve occhiata rimanendo sull’altolà

22:54 Urwen [Porticato - Voragine] scruta per breve e rapidamente gli avventori fino a quando sembra avvertire in maniera del tutto sommessa il richiamo, le orecchie a punta si muovono appena appena, in un apparente tremolio. Espressione priva d’emozioni, anzi indugia visibilmente seria su quel che sta accadendo in quel preciso istante, e così, anche sui volti presenti in quella notte. Sembra riconoscere alcune voci, quella di Steel e quella di Sianna, i primi con i quali ha fatto conoscenza non appena catapultata a Ghileas. In tutto silenzio tenta di muovere qualche passo verso Sianna, standole però dietro di qualche passo, un mero tentativo di non ostacolare le intenzioni altrui. Aspetta ancora qualche istante prima di fiatare.

Sopra le voci tenute ad un livello normale ad un certo punto se ne sovrappone una che risuona come un’esortazione rancorosa, ma a cui è sottesa una nota discordante, tipica di chi non sa o forse non ha mai saputo cosa sia il raziocinio. L’avanzare di Rephexia viene interrotto dalla presa di Steel su di lei, cosicché ella possa sì guardare all’interno della spaccatura, senza però correre rischi. La sensazione di fiato sospeso cessa nel momento stesso in cui l’invocazione della donna viene pronunciata e la nota riprende, più cupa, roboante. Un orecchio molto fine potrebbe cogliere la vera natura di quella vibrazione molto prima che questa si rafforzi. Sulle prime sembra un distante rombo di tuono, come di un temporale in avvicinamento, ma quel rombo pare comporsi di più suoni insieme, che creano una sorda cacofonia fatta di teli pesanti sbattuti da un forte vento, che ora sembra arrivare proprio dal fondo della voragine.



22:59 Steel [Porticato] Dalle mie parti, ossia qui, quando hai un'idea che richieda un qualche tipo di rischio, ci metti la faccia. Le braccia. La forza. Rendo l'idea? [ risponde verso Demios, per poi indicargli la voragine. ] Ho visto la mia buona parte di fattuccherie nella mia vita: trova qualche volontario o non volontario folle abbastanza. [ Poi però di nuovo Rephexia, che sta cercando di trattenere ben distante dall'orlo della voragine e più vicina al porticato va a parlare. La osserva e ha un moto di fastidio al materializzarsi di potere che non siano spade e scudi. Ma in ogni caso non ritrae la mano e lei non si sfila - facendogli più o meno intenzionalmente, un favore. Ora nota anche Urwen, alla quale muove un cenno col volto, di avvicinarsi di più al gruppo. Quando poi si avvicina a Sianna la segue per un po' con l'occhio, senza commentare. ] Arretra. [ intima, appena avverte qualche suono arrivare dalla voragine. Non li distingue, non li comprende: gli basta che in qualche modo siano arrivati dei suoni per intimare a Rephexia di arretrare e al contempo, stringere la mano sulla sua spalla per provare a spingerla dietro la sua schiena. Non di forza vera, più un "suggerimento". ]

23:05 Demios [ Piazza] Io.. io sono solo un alchimista.. [Come a volersi discolpare, scrollando leggermente le spalle.] Ricordate Corinna: la conoscenza è potere. [Sussurra.] Siamo qui per comprendere.. [Sempre verso di lei, inclinando leggermente il capo in sua direzione.] Una mente forte e ferma.. è indispensabile.. [Indica poi il barbone, Alphonso.] Non come quell'individuo.. che non sembra comprendere i rischi, di essere qui.. cosi vicini a quella voragine.. [Scuote il capo, un paio di volte per poi inarcare il sopracciglio sinistro quando ode quel suono, roboante, provenire dall'interno della fossa. La mano destra si nasconde al di sotto del manto, andando a cercare la scarsella per poi soffiare via un rantolo senza voce, un sospiro profondo.]

23:08 Alphonso [Porticato] Rannicchiato, non dice più nulla. Osserva da sotto la maschera, le spalle dei presenti drizzando le orecchie sui rombi provenienti dalla voragine.

23:13 Rephexia [Porticato] L'Ars fluisce ed al di sopra delle voci, al di sopra di tutto, quella risposta a modo suo arriva e la raggiunge. Così forte, potente, da tagliarle il fiato per alcuni secondi sospesi nel tempo. Arretra istintivamente, ancor più quando è Steel a dirglielo; alza in contemporanea il braccio sinistro sul quale è agganciato lo scudo. Altri due passi indietro. " Dunque è questa la risposta alle mie preghiere Madre? " lo dice a bassa voce, rivolta più a sé stessa che ad altri del quale si avvede solo in un secondo momento. " Sembrava come qualcosa colmo di rancore... " deglutisce a vuoto, prima d'andare con lo sguardo su Sianna. Si sofferma sulla Banshee lungamente, ricercandone l'intesa e quasi a trovare una sorta di spiegazione.

23:17 SiannaLeFair [voragine] Coglie le parole di Steel e lo sguardo si sposta verso la Figura di Demios, gli occhi acquei della banshee improvvisamente sembrano agitarsi e farsi ancora più scuri. Le sembra di essere quasi avvolta da quella vibrazione naturale che le sferza l’orecchio come un sibilo lontano che si va facendo sempre più pesante e forte e che va a giungendo dall’oscurità della voragine verso tutti loro. Sente la propria ars e le energie fluire e dissolversi insieme alla conclusione dell’incanto di Rephexia e nel movimento silente, percepisce l’avvicinarsi a lei di Urwen. Muove un passo indietro la sacerdotessa oscura, si affianca totalmente alla figura della protetta e ad ella sola rivolge parola e risposta <l’ho percepita chiara mia signora, così come sento tutto questo> indica la voragine e quella moltitudine di suoni scomposti e cacofonici che fuoriescono da essa.

23:19 Corinna [Piazza] [Osserva di tanto in tanto incuriosita Rephexia ed alterna lo sguardo tra lei e la banshee fino ai suoi percepiti. Fa d’istinto un paio di passi indietro e si accuccia a terra come a proteggersi da una possibile eruzione. Non fa altro che rimanere con le ginocchia flesse al petto e le mani a toccare il suolo con gli occhi vigili al bordo della voragine. Inspira a fondo andando a ricercare un suo equilibrio anche se non sembra sentirsi protetta dalla stoffa del mantello che l’avvolge] si.. si.. comprendiamo. [viene scossa da un nuovo brivido poi indica con la manina tremolante proprio avanti a loro, con l’aria quasi di sfida mista a preoccupazione prima di rimetterla al posto dove era prima. Non aggiunge altro, solo socchiude gli occhi provando ancora a regolarizzare il proprio respiro]

23:22 Urwen [Porticato - Voragine] [Coglie lo sguardo di Steel e cerca di avvicinarsi con lentezza, ma il forte rombo di un insieme di rumori che costringe l’elfa a bloccare il passo, grazie all’udito fin troppo fine. Reclina il capo di lato quasi volesse soppesare il fastidio incassato mentre la man destra va ad accarezzare la mascella destra lì vicino all’orecchie a punta del medesimo lato] Ma che… [borbotta sotto voce è questione di secondi che prova dunque ad avvicinarsi a Steel, quindi a seguire uno sguardo di circostanza alla volta di Rephexia come a voler indugiare ancora di più, seppur l’elfa si mantenga interessata quanto curiosa a quanto sta accadendo, circondata dal forte vento che proviene dalla voragine che le scompiglia i lembi del mantello.]

Sottili fischi, quasi al di sotto della soglia della capacità di udire, si uniscono a quello che sembra lo schiocco di tende sbattute dal vento. Sempre più forte, sempre più frenetico. Dall’oscurità dello squarcio nel terreno qualcosa sembra farsi rapidamente largo verso la superficie, un ribollire di ombre ancora più scure, se possibile, che non da tempo di formulare pensieri agli astanti. Quando una nube fatta di infinite forme erutta letteralmente dal terreno, investendo con lo spostamento d’aria gli osservatori, sfrecciando verso il cielo, è chiaro a tutti che si tratta di un gigantesco stormo di pipistrelli, che presto va a fondersi con la coltre di nubi, disperdendosi o forse nascondendosi in essa. Lo spostamento d’aria creato da quell’immane forza fa perdere l’equilibrio a tutti e chi sarà più vicino al bordo cadrà a terra, sentendo su di sé il tocco delle ali di pelle e anche delle unghie alle estremità delle ali, che causeranno pochi tagli, quasi dei graffi, non profondi né gravi. Chi si trova più lontano, verrà spinto all’indietro, ma avrà la possibilità di rimanere in piedi se tenterà di rimanerci.



23:28 Steel [Porticato] [ ripara la parte con l'occhio coperto del viso, venendo graffiato sulla guancia destra da quelle cose prima ancora di capire di cosa si tratti. Si ritrova a terra, anche se stava a qualche metro dalla voragine. Ora con l'occhio destro, quello scoperto, segue i pipistrelli fondersi con le nuvole, prima di passare a guardarsi attorno e osservare le posizioni di chi è lì attorno, se hanno subito ferite e di che entità. Pianta la mano destra a terra per rialzarsi, mentre si sofferma su Rephexia prima e Sianna, poi gli altri. ] Tutto a posto? [ la voce è infastidita, più per la manifestazione della voragine che per la caduta. ]

23:30 Demios [ Piazza] Un passo indietr.. [Non termina la frase che il rumore proveniente dalla voragine si fa sempre piu forte, sempre piu vicino fino a palesarsi, eruttando letteralmente dalle viscere della terra.] Ma.. [Il rinculo provocato dalla massa d'aria che si sposta è elevato tanto da spingere indietro di un paio di passi il Necromante che tenta di mantenere l'equilibrio, cercando di non cadere all'indietro portando il piede destro leggermente piu arretrato e le spalle in avanti. Nel movimento, la fiaccola gli cade al suolo, ma senza spegnersi.] Meravigliose, creature della notte.. [Mormora, a denti stretti anche se sul volto nasce un espressione austera, dannatamente seria. Li segue dileguarsi tra l'oscurità, riportando successivamente lo sguardo verso la voragine e il sopracciglio destro, si inarca corrugando la fronte.] State bene, Corinna? [Non la guarda, se non per un attimo come a volersi accertare delle sue condizioni.]

23:31 Alphonso [Porticato] Viene sballottolato indietro dalla coltre nube che proviene dalla voragine. Rimane schiacciato vicino la sua colonna, come un osservatore silente e passivo rimarrà li a testimoniare l’avanzamento degli eventi -uscita.

23:36 Rephexia [Porticato] Replica verso Sianna, alzando la voce pur di essere udita al di sopra del rombo " Eppure Sianna, se fosse stata Lei... io ho motivo di credere che non avrebbe risposto al mio richiamo. " occhi cremisi che s'alternano ora su Urwen, Corinna e Demios, prima di tornare a quelli di Steel e Sianna. Infine, rapidamente, attenzione sulla voragine. E tutto accade dannatamente veloce per rendersi conto effettivamente di cosa siano quelle cose, che vien sbalzata a terra. Crolla al suolo, indietro, trovando persino modo di farsi male con l'intralciante scudo oltre che a causa dello stormo di pipistrelli. " Dannazione. Non i capelli. " strilla capricciosa, agitando la mano in aria, vicino al volto graffiato in più punti. Osserva i pipistrelli innalzarsi verso la volta, mentre replica verso Steel. " S-Sì, tutto bene, per il momento. " zittisce, tirandosi sù da terra e scrollando le vesti ricolme di polvere. " Il rumore di un battito d'ali!?! " riflette, esprimendo poco di quei pensieri taciuti, più rivolta a sé stessa.

23:43 Corinna [Piazza] [Si gode il momento ricadendo sulle proprio terga per l’eruzione inattesa già poco distanti dal suolo. Prova a ripararsi la faccia sulle ginocchia e le braccia cercano le proprie gambe in un abbraccio, senza rendersi conto subito dell’accaduto. Chiude gli occhi, ma resta in ascolto senza sosta i richiami e i suoni prodotti dai pipistrelli.]mm..[ Prende fiato per tirare fuori un’altra sfilza di lagne in risposta a Demios, ma quando si rende conto di stare ben ancorata al suolo quasi si sbottona un po'] tutto som..[si interrompe quando un occhio si apre a controllare il cielo, poi rimane a naso all’insù nel tentativo di osservare gli eventi] Si! Sto bene! [solo dopo cerca il Necromante con gli occhi e gli altri presenti per accertarsi delle loro condizioni]

23:45 Urwen [Porticato] [Riesce a raggiungere le spalle del Ghileasiano ma è quando da quella voragine fuoriesce l’infinita orda di pipistrelli che d’istinto arretra portando entrambe le mani sopra la testa, un mero tentativo di salvaguardare i biondi capelli, chinando il capo in avanti, ed è proprio in quel frangente che l’elfa rischia di perdere equilibrio, ma cerca di far perno con il peso della propria corporatura allargando le gambe e flettendo le ginocchia, altro mero tentativo di non cadere rovinosamente.] Tu….Tutto bene… [in risposta a Steel quando i pipistrelli si disperdono nella notte] Voi tutti? [azzarda a chiedere, mentre gli occhi verdi passano in rassegna su tutti gli avventori, inclusi quelli che la paladina non conosce.]

Ancora si ode lo stridio emesso dallo stormo di pipistrelli che ormai si possono vedere più radi nel cielo, finché non scompariranno del tutto. Un lieve movimento però è ancora percettibile ai margini della Piazza, sotto il porticato dal lato opposto a quello in cui si trovano tutti. Lì fa capolino da dietro un pilastro una figura che misura piu o meno centotrenta centimetri, completamente glabra per quello che si può percepire, dal naso lungo ed adunco e dalle orecchie appuntite e cascanti che partono dalla parte alta dei fianchi del capo. È vestita di stracci che lasciano visibili le ginocchia ossute ed i piedi nudi. Una mano dalle nocche nodose è appoggiata sul fianco del pilastro e due occhi grandi, seppur stretti a fessura, riflettono la rada luce emessa dalle lanterne e sono puntati sul variegato gruppo. Un ghigno rapido anticipa un paio di passi all’indietro che fanno scomparire la creatura nell’ombra



23:51 Steel [Porticato] ... [ mentre si rialza lo sguardo va alla voragine di nuovo, quando la nube scompare. E lì oltre, vede la figura che osserva di rimando. E che poi scompare. ] Quanto inizio a infastidirmi di questo modo di fare. [ rimessosi in piedi, smuove braccia e testa, sfiorandosi il graffio leggero sotto l'occhio scoperto. Arretra, sguardo alla voragine, tornando verso il porticato. ] Dunque. Non siamo soli. Conoscete quelle creature? [ domanda al gruppo, con l'occhio verde che li osserva, nell'espressione che ha scarsa pazienza in viso. ] Sono legate al nostro... mondo? O vanno e vengono da qui come vogliono? Perchè se è così dovranno pur essere da qualche parte. Anche se tendo a credere che sappiano uscire, a questo punto.

00:00 Demios [ Piazza] [Uno sguardo a Corinna, annuendo verso di lei solenne e poi, quando torno a guardare verso la voragine, lo sguardo si sofferma sulla figura nell'ombra, piccola e glabra. Lo sguardo si assottiglia, per un attimo le pupille si dilatano, inghiottendo la sclera. Lo guarda, lo fissa per tutto il tempo e in un silenzio pesante, senza tempo. Non una parola, non un richiamo verso quella piccola figura, ne si scompone.] Qui, nulla è legato al nostro mondo.. [Verso Steel, greve.] Che poi, è corretto dire.. che questo mondo è il nostro? [Allarga lentamente le braccia, non raccoglie la fiaccola che sosta al suolo ancora accesa.] Non siamo soli, no.. ma del resto, non li siamo mai stati... [Soffia.] Non sappiamo cosa la creatura che ci stava osservando ma sicuramente, non era qui per caso.. seppur è la prima volta che la noto o che si vuol far notare, da quando siamo qui.. [Alza la mano destra, congedandosi.] Tornate ai vostri alloggi, la notte, oggi.. non è sicura.. [Una pausa, qualche istante mentre già è di spalle e fa segno a Corinna di seguirlo.] Vi auguro una serena notte..

00:03 Rephexia [Porticato] Non sembra curarsi più di tanto degli altri, se non fosse per Sianna e Steel. Lascia che la Banshee le si affianchi, prima che l'attenzione venga richiamata dal dire del ProudPain. Un'occhiata rapida ad Urwen, nuovamente verso Corinna e Demios e... " No, cosa? " ed infine la incrocia quella creaturina cenciosa semi nascosta dall'altra parte della piazza. " TU! FERMATI. " tuona in un attimo, all'indirizzo dell'essere vestito di stracci. " Ci stava osservando?! " aggrotta l'alta e tonda fronte, muovendo già un paio di passi in quella stessa direzione ove è scomparsa la creatura.

00:08 Corinna [Piazza] [Annuisce a Urwen senza molta enfasi] Voi? [mentre si alza velocemente senza neanche ripulirsi della terra sui pantaloni. Non pare rendersi conto della figura che li osserva ma viene scossa da Rephexia che la fa voltare, fa per seguirla quando parla Demios e a lui si rivolge] ma non andiamo.. [indica la stessa donna che già parte in direzione della colonna] possiamo.. vedere [un po' restia a seguirlo, un sospirone e si avvia in attesa dei suoi piani]Certo. [ormai parla alle sue spalle cercando di raggiungerlo. Un occhiata ai presenti lasciando un cenno del capo in saluto, annuisce un po' qui un po' là congedandosi]

00:10 Urwen [Porticato] Siamo stati fortunati in questo momento. [Risponde a Corinna] Ho la vaga impressione che ci fosse qualcosa che ha potere in quel che è accaduto in questa notte...[prova a riflettere facendo un profondo respiro chiudendo per un breve attimo gli occhi. Quella dell’elfa è una mera riflessione, indubbia?! Può darsi, ma vien colta dall’urlo della mezzo demone rapida sposta gli occhi verso il punto in cui sembrerebbe scomparsa la “creatura”] Se è questa la risposta, si faranno sentire...[breve pausa, osserva tutti e nessuno in particolare] Io...Io ho perso le mie armi, devo necessariamente procurarle. [mormora tra se e se, sposta gli occhi verso la propria corporatura, spoglia di armi ed armature, mentre le mani tastano sui fianchi, di chi cercasse qualcosa.]

Il comando lanciato da Rephexia cade nel vuoto, poiché la creatura è già svanita nelle tenebre. Sembra che la strana quiete sotto l’incombente bolla sia tornata ad essere la padrona della città che osserva silente i poveri tapini lì imprigionati



00:13 Steel [Porticato] [ rivolge un cenno a Demios, che poi segue allontanarsi assieme a Corinna per pochi momenti. Si smuove dalla posizione assunta, quindi fa per allontanarsi con Rephexia e Sianna, che segue la mezza demone ovunque. Ma è a Urwen che parla per prima. ] All'accademia senza Re c'è qualcosa. Se non mi incontri o qualcuno ti ferma, dì che hai il mio benestare. Ma.. non dovrebbe esserci nessuno. [ poi, scuote il capo verso Rephexia. ] E' andato. E' stato come al cimitero. Pochi istanti per far capire che ci guardano e poi via. Andiamo: domani dovrai spiegarmi alcune cose, a quanto pare. [ l'occhio alla voragine, prima di avviarsi fuori dalla piazza. Mano destra in saluto a Urwen, poi. ]

00:17 Urwen [Porticato] Segue con lo sguardo l’allontanarsi dei due gruppi fin quando sente le parole del Ghileasiano che osserva con profondo rispetto, quasi ammutolendosi, ed è sotto a quel silenzio che vi annuisce reclinando il capo in avanti a mo di ringraziamento a ricambiargli il gesto di saluto. Dal proprio canto la paladina prenderà la prima direzione che le capita sotto tiro. Passerà la notte all’aperto, nella totale meditazione di quanto visto con i propri occhi.




 
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